Tour de France 2018, Presentazione Squadre: Dimension Data

Dimension Data per le tappe al Tour de France 2018. Con Louis Meintjes indirizzato verso la Vuelta dopo un Giro d’Italia deludente, la formazione sudafricana si presenta al via della Grande Boucle senza un uomo di riferimento per la classifica, ma con più frecce al proprio arco per le volate e le frazioni intermedie. Con il record di Eddy Merckx nel mirino, non proprio vicinissimo considerando anche le sue attuali prestazioni, Mark Cavendish sarà chiaramente l’uomo di riferimento per le volate di una squadra che presenta un bel treno in supporto al capitano, con alcune carte da poter impiegare in frazioni più movimentate.

Edvald Boasson Hagen sarà infatti al servizio del britannico negli sprint puri, ma avrà più di una possibilità per esprimersi in prima persona, a partire dalla tappe del pavé. Il norvegese lo scorso anno è meritatamente tornato al successo alla Grande Boucle dopo sei anni, rimpiazzando alla grande l’ex iridato con una corsa molto consistente e un totale di sei podi, sfiorando più volte la vittoria. Quest’anno si presenta dunque con rinnovata convizione dopo numerose prestazioni deludenti.

Nelle frazioni intermedie, con la possibilità anche di provare qualche fuga, sarà dunque lui l’uomo a cui si affida la formazione di Douglas Ryder, nella quale avrà un ruolo primario anche Tom-Jelte Slagter, corridore resistente e veloce, che può a sua volta dire la sua quando la strada è movimentata. In alcune tappe potrebbe rivelarsi prezioso in ruolo completamentare al norvegese, giocando maggiormente d’attacco mentre il compagno resta al coperto per una eventuale volata.

Al servizio dei capitani nelle tappe veloci aranno sicuramente uomini come Mark Renshaw, fedele ultimo uomo di Cavendish, e Reinardt Janse Van Rensburg, corridori che volentieri in passato hanno comunque raccolto risultati dignitosi in prima persona, gettadosi nella mischia, specialmente se la tappa non è proprio piatta. Preziosi in supporto ai leader saranno anche Julien Vermote, che in pianura sarà indubbiamente tra gli uomini più in vista della carovana vista la sua capacità di tenere un ritmo alto molto a lungo, e Jay Thomson, corridore più completo. Per loro la possibilità anche di qualche fuga in giornate meno propizie ai capitani.

Sui tentativi da lontano si affiderà anche Serge Pauwels, l’unico uomo sostanzialmente in grado di mettersi in mostra quando la strada sale nella formazione africana. L’esperto corridore belga ha anche la possibilità di cercare un discreto piazzamento finale (fu 13° nel 2015, 19° lo scorso anno) grazie alle azioni dalla lunga distanza, con le quali l’obiettivo primario resta comunque un successo parziale, inseguito, ma solo accarezzato in questi anni.

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